mercoledì 30 giugno 2010

Lavorare il filo metallico: il martello

Vi avevo promesso da tempo un post sui martelli ed eccolo finalmente...

C'è ancora qualcuno che mi chiede come si faccia a comprare il filo metallico "piatto"... Beh, non si compra! Il filo metallico (nella maggior parte dei casi rame, per i motivi già spiegati in questo post, ma al più presto anche argento) che vedete nei miei lavori è un normalissimo filo a sezione rotonda di vari diametri, che io lavoro dandogli forma a mano e poi appiattendolo con martello e blocchetto. Di solito uso filo di rame con un diametro di almeno 0.8 mm. ma l'ideale per la maggior parte delle cose che realizzo è il filo da 1 mm. a salire.
Quando ho cominciato non sapevo praticamente nulla sulla lavorazione dei metalli, quello che ho imparato da ricerche, letture ed esperienza, lo metto volentieri a vostra disposizione. Incominciando da uno strumento fondamentale che dovrete procurarvi insieme al blocchetto: il martello.

Il mio chasing hammer

Esistono vari tipi di martelli per lavorare coi metalli, io fino a pochissimo tempo fa ne usavo uno normalissimo, il comune martello che avevo in casa. I martelli specifici non si trovano così facilmente in giro, e mi sono guardata intorno per molto tempo per comprarne uno online che potesse andare bene per me. Il primo problema del mio ex-martello, e il principale, era il peso. Io lo ignoravo ma esistono diversi pesi per i martelli. In pratica il martello e il suo peso devono essere proporzionati al pezzo da lavorare. Visto che voi, come me, non tirerete su delle coppe o dei vassoi, ma lavorerete su pezzi piccoli, va molto bene un martello leggero. Il braccio e il polso faranno meno fatica.
Le facce del martello possono avere varie forme: circolari, quadrate, ovali, a palla. Dovrete considerare un principio fondamentale: più piccola è la faccia del martello maggiore sarà la forza di compressione che eserciterà nel colpire la superficie del metallo.


La mia scelta alla fine è ricaduta su un piccolo chasing hammer, chiamato anche repoussè, cioè il martello da cesello. Vi dico subito che questo non è il martello specifico per appiattire il metallo (che troverete in giro chiamato planishing hammer o ball pein hammer), ma è fatto con la sua particolare forma per colpire gli strumenti che servono a cesellare con piccoli colpetti secchi e leggeri. Però questa sua forma lo rende molto adatto a lavorare con piccoli pezzi di metallo perché la superficie della testa di forma circolare è convessa (fate attenzione che lo sia e non sia totalmente piatta) e questo particolare è importante per due motivi: in primo luogo i bordi della testa non rischieranno di segnare il metallo che state lavorando, in secondo luogo la superficie che colpisce il metallo è relativamente più piccola per cui anche esercitando una minore forza questa si concentrerà in un punto più piccolo velocizzando il lavoro. L'altra testa del chasing hammer ha la forma di una piccola palla. Con questa parte si possono imprimere dei piccoli solchi caratteristici di quello che chiamiamo effetto "martellato". Inoltre è un martello molto leggero (il cesello è un lavoro molto lungo e il martello deve essere leggero anche per non stancare chi lo sta utilizzando), una volta imparato a dosare la forza e i colpi il lavoro è rilassante e per nulla faticoso.


Notizie approfondite sui chasing hammers le trovate in questa pagina, molto interessante perché scritta da un abile artigiano.
Ho acquistato il mio martello (ovviamente... e per i motivi soliti che non sto qui a ripetere...) su un sito inglese, vi passo il link:
PalmerMetals.co.uk
Ne trovate molti altri se fate una piccola ricerca.

lunedì 28 giugno 2010

Collana Anfora blu

La forma del pendente di questa collana è ancora una volta una forma antica, che richiama quella di un vaso o di un'anfora...

collana blu rame

Il filo di rame è sempre lavorato prima a mano e poi martellato. Sulle parti in alto, dove si aggancia la collana, col martello ho impresso tanti piccoli segni che riflettono la luce e arricchiscono ancora di più il pendente, ma non mi sono fermata a questo!
Usando il filo di rame sottile ho applicato delle piccole perline di vetro di un bel colore blu che, idealmente, proseguono il loro movimento verso l'alto prolungandosi nella catenina.

pendente blu rame
Nelle foto vedete una chiusura commerciale ma l'ho già sostituita con un bel gancetto fatto a mano, perché la collana lo meritava proprio!



venerdì 25 giugno 2010

Della spirale: matematica, natura, arte (e bijoux)

Mi è stato chiesto se era possibile ispirarsi alle "mie spirali"... Come se le avessi inventate io!

E allora mi è venuto in mente di fare una piccola ricerca per dare un'idea di cosa sia la spirale, di quanti mondi abbracci, di come sia presente in natura e nell'arte, ma di come fondamentalmente sia una figura matematica: una spirale è una curva che si avvolge attorno a un determinato punto centrale o asse, avvicinandosi o allontanandosi progressivamente, a seconda di come si percorre la curva. Può essere bidimensionale o tridimensionale.

Tutte le immagini delle spirali sono tratte da Wikipedia

La spirale logaritmica che vedete illustrata sopra è detta anche spirale meravigliosa, o spirale di crescita. Descritta per la prima volta da Cartesio, è il tipo di spirale che ritroviamo in natura ed è caratterizzata dalla progressione geometrica della distanza dei bracci. Pensate ai broccoli romaneschi, alle conchiglie di molti molluschi, alle pigne, alle galassie e agli uragani, al volo del falco, all'orecchio umano...


E questa è invece la spirale archimedea, caratterizzata dalla distanza fissa dei bracci.

E quest'altra è la spirale iperbolica...

Se poi provate a fare una ricerca su un famoso sito che tratta di matematica (Wolfram Mathworld) otterrete una marea di risultati che non sto qui a illustrarvi perché io sono notoriamente una capra in matematica...

L'arte si ispira alla natura, le forme utilizzate sono sempre forme presenti in natura o scaturite dalla mente umana sotto forma di numeri e poi di armonie..

Gustav Klimt, Lebensbaum, particolare. Palazzo Stoclet, Bruxelles

Particolare della facciata barocca della Chiesa di San Matteo al Cassaro (corso Vittorio Emanuele) a Palermo. La foto è mia.

E adesso riprovate un po' a dirmi se potete ispirarvi alle "mie" spirali!

{Le fonti che ho usato indegnamente in questo post sono Wikipedia e una meravigliosa tesina di maturità che ho trovato in rete: grazie a Lucio De Fusco, l'autore. Vi consiglio di leggerla e rendere merito alla bravura di questo ragazzo!}

mercoledì 23 giugno 2010

Schemi a maglia: Garnstudio parla italiano!

Una bella notizia che l'altra sera mi è stata passata da un'amica che a sua volta lo ha letto su un  blog: il sito di Garnstudio (vi ricordate? ne avevo parlato qui) finalmente parla italiano! Sono stati tradotti in italiano 72 modelli e finalmente anche chi non ha dimestichezza con l'inglese potrà realizzare qualcuno dei bei modelli che l'azienda norvegese mette a disposizione gratuitamente sul suo sito.
Sembrerebbe che la svolta sia arrivata perché nel prossimo futuro la lana prodotta da Garnstudio verrà finalmente distribuita anche in Italia. Adesso quindi ha senso per quest'azienda tradurre modelli anche nella nostra lingua. Alcune parti dell'interfaccia del sito sono già state tradotte, mentre la maggior parte delle pagine sono ancora in inglese.
Bisognerebbe testare queste traduzioni per vedere se sono effettivamente valide, se qualcuno di voi lo facesse in futuro fatemi sapere!

Intanto potrete provare a farvi uno scialle:
Tutte le foto sono di Garnstudio

un coprispalle:
o un bellissimo maglione:

E poi babbucce e pantofole, calze, cuscini, cardigan, sciarpe e mantelline... Un po' di tutto, sperando che la quantità di modelli si possa ampliare.

lunedì 21 giugno 2010

Orecchini doppia spirale

Questi orecchini con le spirali mi sono stati direttamente ispirati dall'incontro con un'amica che indossava una bellissima collana composta da pietre dure e bei links a forma di doppia spirale. Appena tornata a casa ho cominciato a trafficare con le pinze per cercare di riprodurre in qualche modo quelle spirali che mi avevano colpito tanto e ne sono usciti questi due elementi che ho usato per un paio di orecchini, insieme a vetri colorati e a monachelle tonde fatte anch'esse a mano.

Spero di riuscire a comunicare anche solo con le immagini la gioia e la soddisfazione che provo nel fare da sola ogni elemento che compone un mio bijoux... E spero molto che chi guarda e legge colga la sostanziale differenza fra un oggetto fatto a mano in ogni sua parte e un oggetto semplicemente assemblato a mano. A prescindere dal gusto personale, ovviamente.

venerdì 18 giugno 2010

Schemi a maglia: i modelli di Giolana

Ragazze, da quanto tempo non parliamo di maglia? Non sapete che fatica aggiornare la mia pagina coi modelli a maglia in italiano... diciamo che lo considero il mio progetto sociale, un'opera di pubblica utilità! Però andare in giro per blog e Ravelry per aggiornare la pagina con nuovi modelli mi porta via un sacco di tempo. Per fortuna ogni tanto ci si imbatte in qualche chicca, qualcosa di così bello e speciale messo generosamente a disposizione di noi tutte che mi dico: allora valeva davvero la pena di cercare e navigare!
Ecco cosa mi è successo qualche giorno fa leggendo il bel blog di Giolana. Giovanna scrive di lana in maniera incredibile, se non la conoscete fate un tuffo nel suo mondo di morbidi filati e profumi di tè. Leggete con calma le sue precise e interessanti descrizioni dei filati più preziosi e vi sembrerà di sfiorarli, di sentirne la consistenza... e cimentatevi coi suoi modelli! Giovanna ha messo da poco a disposizione di tutti coloro che vogliano sferruzzare qualcosa di bello e originale due splendidi modelli di cardigan. Da oggi li aggiungo alla mia lista ma grazie alla sua generosità ve li presento anche qui perché sono veramente bellissimi!

Radicchio
Già il nome me lo fa amare... Il colore ricorda proprio quello del radicchio e il modello di questo cardigan lavorato top-down è un insieme di piccoli dettagli semplici che lo rendono interessante dal punto di vista costruttivo e allo stesso tempo facile da realizzare.


La caratteristica del lavoro top-down è quella di essere lavorato appunto dall'alto verso il basso, esattamente il contrario di quanto accade coi modelli "tradizionali". Questo permette un grande controllo sulle misure e sulla quantità di filato da utilizzare, ma soprattutto rende il lavoro semplice e piacevole perché quando hai finito di lavorare il tuo cardigan è pronto, senza dover cucire o assemblare.
Radicchio parte con un semplice collo a coste 2/2 che lascia il posto ad un bellissimo sprone lavorato a spicchi. Si adatta molto bene anche ai principianti perché usa soltanto dei semplici aumenti gettati e delle maglie accavallate. Ed è troppo bello!!
Radicchio Cardi

Garbin Cardigan
Questo cardigan è eseguito in maniera tradizionale, lavorando i vari pezzi separatamente e poi assemblandoli, ma come vedete il risultato non è per nulla scontato. Questo modello presenta qualche difficoltà in più perché presenta una lavorazione quasi sconosciuta in Italia che è quella dei ferri accorciati (short rows) secondo il metodo del Wrap & Turn. L'unica piccola pecca che trovo nel modello è proprio che questa procedura non venga spiegata ne' in legenda ne' all'inizio del modello dove vengono descritti i punti particolari utilizzati. In rete troverete moltissimi tutorial e video che spiegano come fare il Wrap & Turn, ma io chiedo da qui ufficialmente a Micicuta (Yards of Yarn) di omaggiarci nei prossimi video di una delle sue fantastiche spiegazioni in italiano di questo metodo che è largamente utilizzato come mezzo per modellare negli schemi in lingua inglese.
Garbin Cardigan *** aggiornamento maggio 2016: purtroppo il modello non è più disponibile ***

Intanto per chi volesse cominciare vi segnalo due video messi a disposizione da GarnStudio per eseguire il wrap & turn sia sul dritto che sul rovescio del lavoro
Short rows con Wrap and Turn sul rovescio
Short rows con Wrap and Turn sul dritto

Un grazie davvero enorme a Giolana che mi ha permesso di usare le sue foto e ci ha regalato questi due splendidi modelli scritti in italiano!

mercoledì 16 giugno 2010

A grande richiesta, il mio shop

Lo shop online: perché

Il blog è un formidabile strumento per farsi conoscere, un mezzo attraverso il quale si può trasmettere la propria passione, il proprio gusto, il proprio amore per una tecnica o semplicemente per il bello. Attraverso il blog ho voluto condividere le cose che ho imparato, le piccole e grandi scoperte fatte a costo di fatica e tempo, da sola, sperimentando e sbagliando e ricominciando. Il blog, per come lo intendo io, è e sarà sempre uno strumento irrinunciabile di conoscenza, di contatto, e anche di promozione non soltanto degli oggetti che creo ma delle tecniche che uso, della cultura nel senso più ampio del termine, delle belle cose create dagli altri, delle idee interessanti che trovo in giro.
Ma si è fatta strada in questi anni l'esigenza anche di presentare i miei lavori per chi li volesse indossare, e più volte mi è stato chiesto di esser più completa nelle descrizioni, di mettere misure, di essere più esplicita. Mi sono sempre rifiutata di farlo, proprio perché la natura del blog era un'altra e io non mi sentivo di violarla facendone uno strumento puramente commerciale. Ho ascoltato però le voci di chi mi consigliava di essere concreta, e ho tenuto gli occhi aperti in giro per valutare cosa mi si offriva per rendere più esplicita e semplice per tutti la possibilità di possedere e indossare un oggetto o un accessorio fatto da me. E incoraggiare chi può pensare che "se fa tutto a mano chissà che prezzi!!". Ho valutato Etsy, Dawanda, e ultimamente anche la piattaforma italiana Misshobby. Poi però ho scelto altro. Non ho scelto di rendermi visibile nel maggior numero di posti possibile, ma di farlo nel posto che sento più giusto per me.
Questo posto è Artesanum.

Perché Artesanum
A differenza delle altre piattaforme che mettono a disposizione le loro vetrine virtuali, Artesanum è un progetto con un'anima. Si propone di valorizzare esclusivamente il lavoro manuale e l'artigianato di tutto il mondo, ed è un progetto sociale, per la precisione il progetto sociale del Gruppo Intercom. Intercom donerà per 20 anni tutti i profitti derivati da Artesanum a progetti sociali nei paesi in via di sviluppo, a comunità che hanno nell'artigianato la principale risorsa economica.
Il gruppo di cui fa parte Artesanum è spagnolo, ha sede vicino Barcellona, e la piattaforma principale è appunto in castigliano, esiste una seconda versione in portoghese e adesso una in italiano.

Promuoviamoci
Nel mio shop ho inserito pochi oggetti, altri verranno via via inseriti in sinergia con il lavoro che faccio sul blog. Ho deciso di muovermi in questo modo perché voglio che comunque il blog rimanga la mia casa e la casa delle mie creazioni. Qui si troveranno sempre i particolari che io ritengo importanti su ogni oggetto che creo, la mia "visione".
La cosa che mi piace di più di Artesanum è che in realtà facilita il contatto fra chi vorrebbe possedere un oggetto e chi l'ha creato. Non si compra attraverso Artesanum ma direttamente da chi crea. E questo, trattandosi di oggetti fatti tutti rigorosamente a mano, è fondamentale perché ci si può conoscere, spiegare, modificare un particolare e comunque si può sempre partire da un oggetto visto nella vetrina per creare qualcosa di personalizzato e unico.
E ho deciso anche di fare un po' di promozione attraverso la mia voce a quelle vetrine che ritengo belle, appropriate e interessanti. Perciò troverete spesso un "Trovato su Artesanum" con oggetti che mi piacciono e che sono presentati in modo interessante. Spero che anche altri blog possano fare la stessa cosa, io butto lì l'idea, in modo da incoraggiare chi tra noi vive l'artigianalità nel modo in cui va vissuta e portata avanti e scoraggiare chi semplicemente assembla materiali spesso scadenti secondo schemi presi qui e lì. Cerchiamo in qualche modo di uscire dalle logiche egoistiche e facciamo sistema, come sanno fare molto bene in altri paesi, credo che sia il solo modo di combattere questa battaglia: diffondere il gusto e la cultura con ogni mezzo a nostra disposizione.

I dubbi
Ho alcune perplessità che esprimerò anche allo staff di Artesanum anche segnalando questo post.
I modi in cui si impiegheranno i fondi a sostegno dei paesi in via di sviluppo al momento non sono noti, ma speriamo che il gruppo renderà trasparente e valutabile da ogni utente l'impiego delle risorse destinate al progetto sociale. E altrettanto nebuloso appare in questo momento il modo in cui Artesanum potrà tenere fede all'impegno che prende quando afferma di "cercare l'eccellenza nell'esecuzione, applicare i criteri di qualità e avere una chiara vocazione verso l'estero". Purtroppo c'è una generale confusione sui concetti di artigianalità e di fatto a mano come dicevo prima, e la qualità di molte delle cose inserite non è per nulla degna dei propositi che Artesanum si prefigge, così come la qualità di molte foto lascia a desiderare e abbassa notevolmente il livello complessivo dell'offerta (e questo non è vero soltanto per la nuova versione italiana ma anche per quella spagnola e portoghese).
Mi lascia anche un po' perplessa la mancanza di una seppur minima possibilità di personalizzazione della vetrina, l'impossibilità di aggiungere i nostri link ad esempio o un'intestazione che dia un'impronta al nostro shop. E soprattutto vorrei, e spero che sia così a breve, che anche la versione italiano di Artesanum venisse curata come quella madre, che ha ad esempio una rivista scaricabile che mette in luce alcune creazioni e alcuni artigiani e un blog.

martedì 15 giugno 2010

On the road parte terza: Lecco

Ed eccomi ancora a raccontare la mia terza esperienza on the road, questa volta nella bellissima cornice del Lungolario Battisti a Lecco.


La giornata di domenica mi ha insegnato un sacco di cose, mi aspettavo molto e per spiegare i motivi delle mie aspettative devo un po' parlare di come si svolgono questi mercatini perché sono sicura che molte persone non lo sappiano, io per prima non ne avevo idea. Per prima cosa bisogna dire che per occupare lo spazio si paga. Queste tariffe a quanto ho capito variano un po' da comune a comune e in questo caso la spesa non era affatto irrisoria. Nella mia ingenuità pensavo che se c'era un posto dove valeva la pena di pagare era proprio quello, un luogo turistico, meta di passeggiate domenicali da tutta la regione e anche oltre, e che avrebbero giocato a mio favore alcuni elementi, come appunto il forte passaggio di gente (se su cento se ne fermano 3, statisticamente parlando su mille se ne fermeranno dieci volte tanto...), la ricchezza ben tangibile della città e dei suoi abitanti (la maggior parte di gente sembrava direttamente uscita da una rivista di moda...), i gusti un po' sofisticati. Bene, nulla di tutto ciò... Quindi il primo punto da segnare per le future esperienze è:
- Non aspettarsi nulla: tutto ciò che arriverà sarà un regalo, e la delusione sarà sicuramente minima.
E poi ecco cosa ho capito sui luoghi cosiddetti "bene":
- Lecco non ama Beads and Tricks...
- La gente ricca compra i falsi
- La gente ricca compra le paccottiglie simil-cinesi
- La gente (ricca e non) ama spendere poco in cose assolutamente inutili che butterà dopo poche ore...
- La gente (ricca e non) ama "profumare" la propria casa con pezzetti di non si sa cosa, imbevuti di non si sa cosa, che "odorano" come non si sa cosa...
- La gente (ricca e non) ama gli accessori per capelli, meglio se con piume o fiori finti dai colori improbabili...
(ogni generalizzazione va presa come un'opinione personalissima e non certo come oro colato, ma ragazzi... ne ho viste cose che voi umani...)

Ecco cosa vedevo dal mio banchetto... qui con un piccolo raggio di sole


Poi ci sono le cose che già sapevo e che hanno soltanto trovato conferma, e cioè:
- I gusti sono gusti, sono personali e come tali insindacabili (grazie Luca!!! non sai quanto ti ho pensato...)
- I gusti sono per la maggior parte omologati, da una parte dalle firme, dall'altra da ciò che si trova prevalentemente in commercio
- La bellezza aiuta a vivere meglio e anche a sopportare dei momenti un po' negativi
- Gli amici sono impagabili
- La potenza del blog è un dato di fatto, che mi stupisce ogni volta e che ogni volta mi riempie il cuore

 Loredana, venuta fin dalla Liguria a trovarmi...

Chiara, finalmente ci siamo conosciute!!! Una persona fantastica e mia prossima socia per nuove mirabolanti avventure...

E un grazie specialissimo anche a Graziella che, nonostante tutto, ha trovato il modo di fare un giro da quelle parti insieme a Filippo e venire finalmente a conoscermi...
Ecco, la potenza di internet, la potenza dei rapporti "virtuali", quando sono basati sulla sincerità nel presentarsi e nel proporsi, sulla gratuità dei gesti... questo non finirà mai di stupirmi. Da quando ho deciso di "venire allo scoperto", di aprirmi di più, ho trovato persone che non stento a definire amiche, anche se ci potrà essere qualcuno che storcerà il naso... Io li chiamo amici, perché come posso definire persone che hanno voglia di incontrarti anche se non ti hanno mai visto in faccia? Che vengono a passare la giornata con te sedute su un muretto solo per darti sostegno? Che ti chiedono come sta andando e si ricordano che per te quel giorno è speciale? Che sfidano la pioggia, il vento, la noia solo per dirti che conti qualcosa ai loro occhi e nei loro cuori?
Ho trovato persone davvero uniche e speciali, a cui voglio bene e che sento sincere e vicine. A prescindere da tutto il resto credo che questo conti più di ogni altra cosa. A voi tutti va il mio grazie e il mio affetto!

venerdì 11 giugno 2010

Spirali e pendenti

Vi mostro una piccola grande novità: il primo di una serie di pendenti realizzati con filo di rame completamente lavorato a mano. Ho creato cuori, fiori, farfalle, ma la cosa che più mi ha divertito e ispirato è stato creare queste spirali, forme sinuose e antiche come acqua che scorre in un gorgo, fermata e sospesa nel tempo dalle mie mani, dalle pinze e, a volte, anche dal caso.

Il filo che ho usato in questo pendente è piuttosto spesso perché potesse risaltare la lavorazione martellata che ho impresso nei punti arrotondati. Questi particolari si leggono meglio nell'immagine sotto, in cui la luce mette in risalto il lavoro del martello.

ciondolo spirale rame

Alla catenina sottile sono inframmezzate piccole perline bianche in vetro e anche la chiusura è fatta a mano.

E infine una piccola, personale annotazione: domenica chi vorrà fare un giro sul lago mi troverà a Lecco, sul Lungolario Battisti con il mio banchettino! Speriamo che il tempo sia buono e ci sia tanta gente. Vi aspetto!

martedì 8 giugno 2010

Picnic creativo: una straordinaria domenica

Manco soltanto io... Chi ci legge saprà già com'è andata domenica, perché avrà letto i post di Barbara,  Luca e Valeria. E ragazzi, che dire di più? Un'emozione dietro l'altra, grazie a...



A Luca, organizzatore perfetto, master in bruschetta, sperlinatore velocissimo, preciso e informatissimo su ogni dettaglio tecnico, generoso e troppo simpatico!!!


Alla mia Vale, la tua tranquilla compagnia che si accende di passione mentre ci fai vedere come si avvolge la tua perfettissima spirale, il tuo sorriso, le tue magiche scatoline piene di meraviglie divise per colore, stare insieme a te è semplice e bello, come se non avessimo fatto altro da tutta la vita!


Alla grandissima Barbara, sei una forza della natura, ti ho vista solo tre volte ma a me sembra di conoscerti da sempre! Non c'è stato nemmeno un  minuscolo attimo di imbarazzo, solo complicità, sorrisi, condivisione... Da tre giorni avvolgo i miei "wrapped loops" pensando al tuo modo incredibile di farlo, fai sembrare tutto così semplice e sei veramente bravissima...


E' stata una bellissima occasione per condividere le tecniche che ci appassionano, e io ho infestato tutto il gruppo con quella che Barbara chiama la "martellite"... Abbiamo mangiato, riso, raccontato, imparato, riflettuto, complice la bellissima giornata e la presenza di Mariangela, Ila e Sveva, e c'era chi ricamava, chi tricottava, chi disegnava, chi sgraffignava l'ultima fetta di strudel (Mariangela, era squisito!), chi martellava, chi dormicchiava, insomma è stato intenso ed emozionante.
La sera eravamo abbastanza distrutti, ma felici! Non vediamo l'ora di replicare, si farà assolutamente il Picnic creativo 2, la vendetta di Thor!!!!!

lunedì 7 giugno 2010

Fiori arruffati, ancora orecchini

Non sono brava a creare forme irregolari, devo sforzarmi se voglio creare asimmetrie e i fiori mi vengono sempre piuttosto regolari. Ma molto per caso sono riuscita a trovare un modo per dare forma a questi fiori arruffati, un po' piegati, modellati con le pinze ma anche con le mani.
Ve li presento in due diverse paia di orecchini, uno dei quali ha trovato una nuova proprietaria durante l'ultimo mercatino.

orecchini fiore rame
In questo paio di orecchini il fiore è montato insieme ad una perla cerata color cipria e un vetro lucido/opaco
Qui con due vetri, uno indiano e due olivette trasparenti.

giovedì 3 giugno 2010

Perle e argento, un tocco romantico

No, non è mica vero argento, non ancora almeno! e non sono nemmeno perle vere, ma perle cerate, cioè perle di vetro rivestite da diversi strati di copertura cerosa che simula la luminosità delle perle vere. Però nel loro piccolo un tocco romanticamente gipsy questi orecchini ce l'hanno!


Ve li faccio vedere anche in piedi... Le monachelle sono fatte a mano con chiodini anallergici nickel-free.

E come ciliegina ad accompagnare gli orecchini ho creato un pendente, dato che la forma si prestava molto bene ad essere utilizzata con una sottile catenina argentata.


martedì 1 giugno 2010

On the road 2...

Oggi non sto benissimo, da domenica febbre, tosse e raffreddore super, ma so che in tante aspettate di sapere com'è andata domenica al mercatino. Se potessi, e non mi sembrasse un po' maleducato, vi direi: andate a leggere il post di due settimane fa! Le parole che scriverei oggi sono esattamente le stesse anche se devo dire onestamente di avere tante persone in più da ringraziare... Però non posso fare a meno oggi di parlare delle persone speciali che hanno reso la mia seconda esperienza on the road se possibile ancora più bella ed emozionante della prima!


Un enorme grazie a Valeria (Maglia & Chincaglie), che è stata la mia vicina di bancarella, di gazebo, di chiacchiere e di cuore: senza di te non sarebbe stato lo stesso! Cosa sei per me so che lo sai...

Grazie e rigrazie a Barbara (Babijoux) che con la colazione al sacco mi ha fatto da pubblico: il tuo sorriso è un regalo di per se', ma tu sei una donna piena di qualità e calore umano... Grazie per la tua amicizia!

E cosa posso mai dire di Tea? E' venuta con tutta la sua meravigliosa famiglia, marito e bimbi fantastici!, da lontano ma veramente lontano, solo per conoscermi e passare qualche momento prezioso insieme... E' stata una grande emozione conoscerti, capire la grande considerazione che hai di me, e che io di certo non merito ma di cui ti sono profondamente grata. Parlare di saldature, martelli e fili di rame con mio marito che un po' ci prendeva per pazze e il tuo che diceva sorridendo che un po' fanatiche siamo... Già, credo di si, siamo un po' fanatiche, perché tutto questo ci appassiona, ci mettiamo il cuore e l'anima, e ogni pezzettino di filo racconta un po' di noi, delle nostre paure, delle frustrazioni, della fantasia che vorrebbe volare e a volte è costretta a restare giù, ancorata alle beghe quotidiane, ai problemi, ai pesi che ci portiamo dentro. E invece a volte vola con le forme di un fiore, di un cuore, sulle ali di farfalle venute per noi da lontano, attese con trepidazione, a posarsi su un cerchio ottenuto a fatica, a tarda notte, con uno sbaffo nero sulla guancia... Grazie per aver condiviso con me tutto questo!

Grazie di cuore a Marydo e a Pris, l'avete detto e l'avete fatto!!! Pensare che avete trovato il tempo per conoscere una sconosciuta, sostenermi e farmi un sorriso... che bello!

E ancora grazie a Luca (Artigianando.net) che ha passato il pomeriggio con noi ed è arrivato munito di tutto l'occorrente per le emergenze... non ti faccio altri complimenti Luca perché tu sei una persona sensibile e modesta, ma grazie.

Queste esperienze mi hanno regalato tanto in termini umani e di autostima, e ne avevo veramente bisogno! Pensare che avevo avuto mille remore e mille dubbi... ho fatto bene ad uscire allo scoperto, del resto se non ti metti in gioco, se non vivi un'esperienza fino in fondo non scopri mai quanto potrà regalarti.
E non dimentico i messaggini di persone lontane ma vicine al cuore (Monica e Morena vi voglio bene...), i commenti, tutto l'incoraggiamento che ho ricevuto. Spero di ricambiare in qualche modo tutto questo affetto.