mercoledì 29 giugno 2011

Come usare il seghetto

Il recente acquisto di un seghetto da orafo mi ha portata alla ricerca di tutte le informazioni possibili su questo strumento e soprattutto su una cosa che potrebbe sembrare banale ma invece è la parte fondamentale del lavoro: montare le lame. Come sempre senza internet sarei persa, e anche questa volta mi sono venute in aiuto le risorse incredibili messe a disposizione sul web. Segnalo anche a voi i video che ho trovato.
Video di base per imparare a montare le lame sull'archetto e a tagliare correttamente da Art Jewelry Magazine:

 


 
E un altro video di Helen Driggs di cui vi avevo parlato qualche tempo fa, che io trovo incredibile come insegnante!
Ok, adesso dovrei farcela...
 
 

lunedì 27 giugno 2011

Misuriamoci: prendere le misure per acquistare bijoux online

Vendere e acquistare online è un'esperienza totalmente diversa dalla vendita diretta, quando chi acquista può comodamente toccare gli oggetti, provarli, sentirne la consistenza. Acquistare qualcosa avendola vista solo in foto ha degli aspetti sicuramente positivi perché coinvolge altri sensi, perché il mercato online ci permette di avere accesso ad una grandissima varietà di oggetti e di possibilità che altrimenti ci rimarrebbero preclusi, crea un desiderio ed una attesa che avevamo dimenticato, ci mette in contatto con realtà creative che abbiamo così la possibilità di conoscere e apprezzare più da vicino. L'altra faccia della medaglia è la possibilità di sbagliare, di sottovalutare alcune informazioni che ci vengono fornite dal venditore, e quindi di rimanere delusi dall'oggetto che riceviamo.

             Agata Plissè

Per suscitare il desiderio e la voglia di acquistare qualcosa è assolutamente fondamentale il modo di presentare questo oggetto,  questo vuol dire sia il modo di fotografarlo e di "ambientarlo" che anche il costruire attorno a questo oggetto una storia, dargli vita. A me piace sapere come sono fatte le cose, cosa prova chi le crea, come si raggiunge un certo risultato. Questo è uno dei valori aggiunti che l'esperienza di acquisto online può regalare. Per questo mi piace fotografare gli oggetti in modo da metterne in risalto le caratteristiche, da mostrare in modo preciso i particolari. Nella foto qui sopra, ad esempio, gli orecchini Agata plissè sono fotografati appesi (questo per vedere come cadono e l'effetto), ma la cosa importante è stata cercare di fare in modo che luce colpisse la superficie lavorata del rame in modo da mettere in risalto la patina, la lavorazione, la lucidatura. Per fare in modo che le foto degli oggetti piccoli siano chiare e a fuoco, e che mostrino questi dettagli, vanno scattate in modalità macro. L'uso della macro può fuorviare chi guarda, ed è per questo motivo che bisogna fornire un riferimento nella foto per capire le proporzioni dell'oggetto.

                     Agata Plissè indossati

Ecco perché spesso (soprattutto nella vetrina su Artesanum o su Facebook) vedrete i miei bijoux indossati o tenuti in mano. Nonostante questo è sempre possibile sbagliarsi o sottovalutare l'aspetto delle misure. Perciò è sempre molto importante verificarle accuratamente quando ci vengono fornite, prendendo un metro di carta (io ho una scorta di metri dell'Ikea allo scopo!) oppure un pezzo di spago o di filo e misurarle addosso a noi.
In alternativa, per quanto riguarda bracciali e anelli vi offro due misuratori molto chic provenienti nientepopodimenoche dal sito di Cartier:

Misurare il dito (da scaricare e stampare)
Misurare il polso (da scaricare e stampare)

Per le misure delle collane in un post di molto tempo fa vi mostravo un utile diagramma con le misure in centimetri dei vari tipi di collane, ma consiglio sempre di prendere le misure su di voi.

mercoledì 22 giugno 2011

Evviva il tavolo da lavoro!

Visto il grande entusiasmo che avete dimostrato per le foto del mio studio e di me medesima assisa al lavoro, mi sono detta che eravate tutti assetati di spazi da lavoro, di confusione, di ispirazione... che come me eravate tutti curiosi di vedere gli spazi in cui lavorano gli artigiani, gli attrezzi che spesso si costruiscono da soli, quelli recuperati chissà dove, il work in progress.

Foto dal gruppo Flickr Bench mess

my favorite saw

roy's stump

work table

Foto dal gruppo Flickr Love your tools!

my new anvil :))))))))

Foto dal gruppo Bench pin

wip scrollwork ring 1

Flickr è una vera miniera di persone incredibili che condividono in modo genuino il loro lavoro senza filtri. Se entrerete in queste gallerie vi sembrerà davvero di poter entrare in ognuno di quei luoghi che immaginiamo segreti e inavvicinabili, e che invece sono più aperti e vicini di quanto crediamo. E io trovo incredibilmente affascinante curiosare in questi laboratori, in queste stanze, su questi tavoli. Sono sicura che piacerà anche a voi!


lunedì 20 giugno 2011

Fiori e bracciali

Questa primavera mi ha riportata alla scoperta dei bracciali, e alla scoperta tutta nuova degli anelli. E siccome per me tutto gira ancora attorno al filo e al metallo, la struttura rimane sempre al centro di ogni creazione. Tutto il divertimento sta nella creazione della struttura, nel contatto col metallo che cambia forma e dimensione. Poi la naturale conseguenza è semplicemente immaginare un mood per questa struttura, una decorazione che le dia vita definitivamente.


Un "cuore" di metallo semirigido, ricoperto di piccole perline di vetro bianco, da cui sbocciano improvvisi due fiori sempre in vetro.


Come sempre mi soffermo sui particolari perché per me, e per il mio modo di intendere un oggetto, sono vitali ed essenziali. La chiusura è un gancio dalla linea pulita ma arricchito dalla lavorazione stessa del metallo, e poi la patina, che ha la capacità di dare da sola interesse, di sottolineare e di dare profondità ai dettagli.


mercoledì 15 giugno 2011

{Lo sapevi?}: i trattamenti delle pietre semipreziose e preziose

By Michelle Jo (Own work) via Wikimedia Commons

Vi avevo annunciato tempo fa che avrei parlato dei vari trattamenti con i quali si mira a "migliorare" l'aspetto delle pietre semipreziose. Questo argomento è cruciale secondo me perché, per quanto noi non si debba per forza diventare esperti in pietre, dovrebbe sempre essere nostra cura conoscere i materiali che trattiamo e che entrano a far parte delle nostre creazioni. Innanzi tutto per sapere cosa stiamo acquistando, poi per sapere come trattare un bijoux o un gioiello dopo averlo acquistato (come pulirlo e come riporlo ad esempio) e, non ultimo, per stabilire se il prezzo di ciò che acquistiamo sia equo e quindi servirci di un fornitore o di un altro anche in base alla sua competenza e onestà.
Anche questa volta dovrò dire che nella maggior parte dei casi chi vende le pietre (e non parlo solo di bancarelle ma anche, e soprattutto, di "veri" negozianti che dovrebbero essere competenti in materia) non ha idea o non ha interesse a farci sapere cosa stiamo per acquistare. Spesso si tratta di vera ignoranza della materia, ma molte volte potrebbe essere anche malafede: vendere per naturale una pietra ricostituita, trattata con resine o colorata ne fa salire il prezzo, mentre la qualità che senza saperlo stiamo acquistando potrebbe non giustificare il prezzo che paghiamo.
Alcune delle procedure a cui le pietre vengono sottoposte esistono da secoli e non sono altro che una versione "accelerata" di ciò che accade in natura, mentre altre sono relativamente recenti. Chi se ne occupa professionalmente li dà per scontati mentre generalmente il grande pubblico non ne è a conoscenza. Vediamo insieme i trattamenti più importanti:

Temperatura (heat treatment): è un procedimento antico, che simula ciò che già avviene in natura, perciò viene in qualche modo considerato un procedimento "naturale", allo stesso modo del trattamento ad alta pressione, spesso utilizzato in combinazione con la temperatura. La pietra viene portata ad alte temperature e ciò ha effetti sul suo colore che può scurirsi o schiarirsi, diventare più intenso o addirittura cambiare. E' un procedimento che dà risultati duraturi.
A questo trattamento vengono sottoposte solitamente l'acquamarina, i corindoni (zaffiri, rubini), l'ambra, a volte l'ametista e altri quarzi.
Irraggiamento (irradiation): l'uso di neutroni, raggi gamma o particelle beta al fine di alterare il colore della pietra, spesso seguito da un trattamento ad alta temperatura. Questo trattamento altera la struttura atomica, migliorando le proprietà ottiche delle pietre e intensificando il colore. Da un colore neutro si possono ottenere una gamma di colori.
Si trattano per irraggiamento le perle coltivate, per ottenere colori rarissimi in natura come il grigio/nero o il grigio/blu; il topazio, le tormaline, a volte i corindoni e i diamanti.
Oli o cere: pietre con superfici deboli o porose vengono impregnate con varie sostanze per migliorarne le caratteristiche sia fisiche che ottiche. E' un trattamento "tradizionale", che permette alle pietre di essere poi lucidate e di migliorare sensibilmente il loro aspetto e la loro resistenza. Si usano a questo scopo cere, oli, paraffina incolore.
Vengono sottoposti a questo trattamento il turchese, l'amazzonite, lapislazuli, il corallo, gli smeraldi, la giada.
Tinture: il più comune dei trattamenti che troveremo nelle pietre che acquistiamo, la tintura come è ovvio cambia totalmente il colore della gemma. Esiste un solo caso in cui questo trattamento non diminuisce il valore della pietra, ed è quello dell'onice nero. Nei casi di giada, corallo, calcedonio (agata, diaspro, corniola), howlite, lapislazuli, perle, il valore viene ad abbassarsi in modo sensibile. I pigmenti utilizzati possono essere naturali o sintetici, e tutte le pietre trattate così non devono essere sottoposte a ultrasuoni, messe a contatto con prodotti chimici, cosmetici, possono sbiadire fino a perdere del tutto il colore a contatto col calore e con la luce.

Ci sono molti altri trattamenti volti a "migliorare" le pietre: diffusione, riempimento, stabilizzazione, candeggio, copertura. Vi lascio come al solito le fonti principali di questo articolo e vi invito a leggerle attentamente per farvi delle idee più complete e precise su questo argomento.

FONTI:
Corso di gemmologia, lezione 8: Gemstone enhancement
Gemstone Information Manual (della AGTA, American Gem Trade Association)

lunedì 13 giugno 2011

Anelli!

Non porto anelli, forse per questo ho difficoltà a realizzarne. Ma c'è un'altra cosa che mi ha sempre fatto desistere dal crearne ed è il fatto che secondo me, più che ogni altro tipo di bijoux, l'anello fatto coi materiali "preconfezionati" o completamente fatto con filo metallico sia esteticamente che funzionalmente non è il massimo. Di solito non mi piacciono gli anelli che hanno una pietra o un vetro centrale e poi tutto il filo arrotolato intorno, a parte qualche luminosa eccezione che ho potuto ammirare in rete. Secondo me con gli strumenti a mia disposizione fare degli anelli originali e interessanti era difficile. Ecco cosa pensavo, prima che in molte mi facessero delle richieste specifiche in questo senso. E piano piano ho cominciato a focalizzarmi su questo obiettivo e a lavorarci su.


Ed ecco il primo nato, la mia prima prova degna di essere presentata: un anello in rame forgiato, anticato e lucidato a dovere, che monta delle rondelline di Chysotine e separatori in metallo color rame. Questa costruzione rappresenta secondo me un buon compromesso fra la fattura completamente artigianale e il risultato estetico, un pò più "finito" e "rifinito" di altri esempi.


Spero di poter fare sempre meglio anche in questo tipo di accessori, anche per colmare una grande lacuna!

mercoledì 8 giugno 2011

Il mio studio

E' vero, non è proprio un vero studio ma solo un angolo di una camera che utilizzo per lavorare. Sarebbe bello, ed è il mio sogno, avere un vero laboratorio attrezzato di tutto punto, anche piccolo ma dove poter organizzare tutto ciò che mi serve per lavorare, ma per adesso mi ritengo fortunata per avere questo spazio!


Fino all'autunno scorso lavoravo in un angolo di scrivania, dovendo ogni volta tirare fuori le scatole che mi servivano e poi riponendole una volta finito. Scomodissimo e molto limitante. Quando ho deciso di dare una svolta al mio modo di lavorare dovevo assolutamente trovare degli spazi più adeguati e soprattutto un po' di organizzazione, perchè proprio non riesco a mettere in ordine le mie idee se intorno non ho uno spazio organizzato. Mi è venuto in soccorso il mitico reparto "occasioni" dell'Ikea, dove ho recuperato il piano e una delle cassettiere gemelle che uso come gambe del mio tavolo.
In un angolo potete vedere la sistemazione (ancora di fortuna, ma per poco) del Dremel, attaccato ad una lampada a stelo... Nell'angolo opposto a quello che vedete in foto c'è il mio portatile e lo spazio che uso per scrivere, fare le confezioni, lavorare al pc.

Rame rame rame... le mie bobine non stanno in un cassetto, ma sul tavolo come se fossero un bel soprammobile da ammirare! accanto ci sono le scatoline coi pezzi finiti da montare e gli attrezzini del Dremel.

Una scatola di cartone recuperata al supermercato e tinta con acrilico bianco si è rivelata 
perfetta per ospitare i pacchettini in partenza!

E una sbirciata in un cassetto rivela come un portacassette in legno ripescato dagli scarti di una biblioteca sia diventato un degnissimo (e direi ormai indispensabile!) porta-attrezzi, con il vantaggio di poter essere tirato fuori all'occorrenza e poi riposto in un attimo.

E per finire eccomi qui... giusto per non darvi l'impressione che tutto sia sempre così ordinato e perfetto!
Cuffie e martello, un po' di sano caos, adesso potrete immaginarmi mentre do' forma ad ogni idea...

lunedì 6 giugno 2011

Cuoio, turchese e rame

Lavorare per sé stessi, un piacere che avevo quasi dimenticato... Presa dalle richieste e dalle varie idee che realizzo per gli altri mi manca sempre il tempo per fare qualcosa per me! Ma questa primavera ho riscoperto il piacere di lavorare per me, di creare delle cose da indossare e da sfoggiare, magari da abbinare ad una mise particolare o fatte come prototipi, seguendo magari un tutorial trovato in rete.
Devo dire che non mi capita spesso di trovare tutorial e idee che siano talmente in linea col mio gusto e il mio senso estetico da spingermi a seguirli, ma ogni tanto capita e di questo ringrazio la grande generosità delle artiste americane che non solo sanno creare delle cose davvero originali, ma non hanno paura di rovinare il proprio orticello regalandoci anche i tutorial. A dire il vero quando fai questo lavoro da abbastanza tempo dei tutorial non hai quasi più bisogno, ma io non replico mai cose viste in giro per creare oggetti finiti almeno che, appunto, non sia presente un tutorial o l'idea e la sua realizzazione non siano ormai talmente di pubblico dominio da essere accessibili a tutti.
In questo caso avevo trovato dei lavori molto affascinanti, ma ovviamente non avevo nemmeno preso in considerazione l'idea di provare a realizzare qualcosa di simile finché non ho trovato un tutorial pubblicato dalla stessa creatrice di cotante meraviglie e allora ho deciso di realizzare per me questo bracciale.

           Dischi, bracciale in cuoio, rame, pasta di turchese e quarzo fumè

Questa idea si presta ad infinite varianti e personalizzazioni, se andrete a scoprire i lavori di Keirsten Giles, aka The Cerebral Dilettante, vedrete come la sua tecnica si sia affinata nel tempo e come il suo lavoro sia cresciuto fino a portarla a realizzare delle assolute meraviglie.

            Il bracciale indossato.

Un particolare del retro per apprezzare la chiusura.

mercoledì 1 giugno 2011

Gioielli da... ferramenta!

Potrebbe sembrare un controsenso, ma io trovo molto intrigante l'idea di indossare come veri gioielli degli elementi "poveri", e per loro natura rudi, come bulloni, rondelle & co.
Vi propongo una serie di interpretazioni che sicuramente vi faranno vedere il negozio di ferramenta come una valida alternativa a quello di componenti per bijoux, tanti tutorial e tante idee da copiare o alle quali ispirarsi.
Cominciando da una miniera di idee per fashionistas DIY: Honestly... WTF, che propone due idee fantastiche per utilizzare la ferramenta abbinata al cuoio e alla corda, due dei materiali più in voga del momento.

Un bracciale fatto con corda ed elementi in ottone
Foto di Honestly... WTF

Una collana in cuoio intrecciato e rondelle
Foto di Honestly... WTF

Un'altra idea è usare quei raccordi per tubi, sempre in ottone e insieme al cuoio, magari riciclato da una borsa o una cintura, e realizzare questo bracciale:
Foto di Style hurricane