mercoledì 15 giugno 2011

{Lo sapevi?}: i trattamenti delle pietre semipreziose e preziose

By Michelle Jo (Own work) via Wikimedia Commons

Vi avevo annunciato tempo fa che avrei parlato dei vari trattamenti con i quali si mira a "migliorare" l'aspetto delle pietre semipreziose. Questo argomento è cruciale secondo me perché, per quanto noi non si debba per forza diventare esperti in pietre, dovrebbe sempre essere nostra cura conoscere i materiali che trattiamo e che entrano a far parte delle nostre creazioni. Innanzi tutto per sapere cosa stiamo acquistando, poi per sapere come trattare un bijoux o un gioiello dopo averlo acquistato (come pulirlo e come riporlo ad esempio) e, non ultimo, per stabilire se il prezzo di ciò che acquistiamo sia equo e quindi servirci di un fornitore o di un altro anche in base alla sua competenza e onestà.
Anche questa volta dovrò dire che nella maggior parte dei casi chi vende le pietre (e non parlo solo di bancarelle ma anche, e soprattutto, di "veri" negozianti che dovrebbero essere competenti in materia) non ha idea o non ha interesse a farci sapere cosa stiamo per acquistare. Spesso si tratta di vera ignoranza della materia, ma molte volte potrebbe essere anche malafede: vendere per naturale una pietra ricostituita, trattata con resine o colorata ne fa salire il prezzo, mentre la qualità che senza saperlo stiamo acquistando potrebbe non giustificare il prezzo che paghiamo.
Alcune delle procedure a cui le pietre vengono sottoposte esistono da secoli e non sono altro che una versione "accelerata" di ciò che accade in natura, mentre altre sono relativamente recenti. Chi se ne occupa professionalmente li dà per scontati mentre generalmente il grande pubblico non ne è a conoscenza. Vediamo insieme i trattamenti più importanti:

Temperatura (heat treatment): è un procedimento antico, che simula ciò che già avviene in natura, perciò viene in qualche modo considerato un procedimento "naturale", allo stesso modo del trattamento ad alta pressione, spesso utilizzato in combinazione con la temperatura. La pietra viene portata ad alte temperature e ciò ha effetti sul suo colore che può scurirsi o schiarirsi, diventare più intenso o addirittura cambiare. E' un procedimento che dà risultati duraturi.
A questo trattamento vengono sottoposte solitamente l'acquamarina, i corindoni (zaffiri, rubini), l'ambra, a volte l'ametista e altri quarzi.
Irraggiamento (irradiation): l'uso di neutroni, raggi gamma o particelle beta al fine di alterare il colore della pietra, spesso seguito da un trattamento ad alta temperatura. Questo trattamento altera la struttura atomica, migliorando le proprietà ottiche delle pietre e intensificando il colore. Da un colore neutro si possono ottenere una gamma di colori.
Si trattano per irraggiamento le perle coltivate, per ottenere colori rarissimi in natura come il grigio/nero o il grigio/blu; il topazio, le tormaline, a volte i corindoni e i diamanti.
Oli o cere: pietre con superfici deboli o porose vengono impregnate con varie sostanze per migliorarne le caratteristiche sia fisiche che ottiche. E' un trattamento "tradizionale", che permette alle pietre di essere poi lucidate e di migliorare sensibilmente il loro aspetto e la loro resistenza. Si usano a questo scopo cere, oli, paraffina incolore.
Vengono sottoposti a questo trattamento il turchese, l'amazzonite, lapislazuli, il corallo, gli smeraldi, la giada.
Tinture: il più comune dei trattamenti che troveremo nelle pietre che acquistiamo, la tintura come è ovvio cambia totalmente il colore della gemma. Esiste un solo caso in cui questo trattamento non diminuisce il valore della pietra, ed è quello dell'onice nero. Nei casi di giada, corallo, calcedonio (agata, diaspro, corniola), howlite, lapislazuli, perle, il valore viene ad abbassarsi in modo sensibile. I pigmenti utilizzati possono essere naturali o sintetici, e tutte le pietre trattate così non devono essere sottoposte a ultrasuoni, messe a contatto con prodotti chimici, cosmetici, possono sbiadire fino a perdere del tutto il colore a contatto col calore e con la luce.

Ci sono molti altri trattamenti volti a "migliorare" le pietre: diffusione, riempimento, stabilizzazione, candeggio, copertura. Vi lascio come al solito le fonti principali di questo articolo e vi invito a leggerle attentamente per farvi delle idee più complete e precise su questo argomento.

FONTI:
Corso di gemmologia, lezione 8: Gemstone enhancement
Gemstone Information Manual (della AGTA, American Gem Trade Association)

18 commenti:

Perline e bottoni ha detto...

Mi hai fatto venire in mente una volta che mi sono ritrovata le guance verdi perchè gli orecchini lunghi che portavo avevano stinto. Da lì ho capito che mi avevano mollato una suola, anzi no, che dietro a nomi roboanti come radice di smeraldo, radice di rubini, zaffiro si celavano pietracce tinte. Vogliamo parlare del corallo bambu?! Ho imparato che è meglio lavarlo a lungo per vedere se stinge. Quando mi chiedono a volte che tipi di pietre ho usato, preferisco rispondere: "Pietre!"

flavia ha detto...

ciao!
il tuo blog è sempre interessante e curioso! volevo invece argomentazioni (anche se non è il mio campo) interessanti per quanto riguarda il mantenimento delle pietre anche preziose, cioè come si possono pulire e con cosa si puliscono( e cosa evitare), per renderle lucide.per esempio so che lo smeraldo non si deve toccare l'acqua calda perchè si opacizza subito!! sarei grata su questo argomento.

Monica ha detto...

Davvero molto interessante!
Grazie

Alessia Spalma ha detto...

Paola infatti! Molte persone non sanno per nulla che molte, moltissime pietre sono tinte (se va bene). Per cui magari le lavano, le mettono nel bagnetto a ultrasuoni, puliscono il rame col limone e poi si ritrovano con pietre color "lardo" come dice il mio amico Luca! E questo vale anche per la domanda di Flavia: la risposta si trova già nell'articolo che ho scritto, bisogna sapere a quali trattamenti è stata sottoposta una pietra, e se il venditore non ci aiuta allora dobbiamo cercare di sapere e informaci noi stessi su quali trattamenti "solitamente" subisce una pietra. Lo smeraldo che tu citavi ad esempio viene di solito trattato col trattamento che si chiama Filling/oiling: spesso presenta delle fratture superficiali che ne abbassano il valore e perciò queste vengono riempite con oli. E' il motivo per cui si può opacizzare se la pulizia a cui viene sottoposto rimuove questi oli. Comunque come dicevo nel post maggiori informazioni le trovate sulla tabella della AGTA, per ogni pietra ci sono anche i consigli su cosa evitare. E poi c'è il buon senso!

roberta cobrizo ha detto...

Informazioni sempre preziosissime, come tutte le tue cose, Alessia. grazie ;-)

mijbil ha detto...

Semi OT: qualche anno fa, durante un viaggio in India, ho visto bimbi di 4 o 5 anni costretti a levigare a mano pietruzze semipreziose; tutto il giorno, tutti i giorni. So che è praticamente impossibile rintracciare la provenienza delle componenti che acquistiamo quotidianamente (e che comunque questo problema riguarda praticamente ogni categoria di oggetti sul mercato), ma tuttora quando si parla di pietre dure non riesco a togliermi dalla mente quell'immagine..

verdeacqua ha detto...

molto interessante! grazie per averlo postato...
baci
nina ed elsa

Ila ha detto...

Grande Ale! ^__^

Ila

Martina ha detto...

come sempre sei un'enciclopedia fantastica Ale^^
e io mi permetto di condividere il tuo sapere anche sulla mia pagina^^
grazie millissime per il tempo che impieghi a cercare queste informazioni su internet per poi condividerle con tutti... è davvero una cosa rara e bellissima!
un bacione!
Marty

Free Precious Style ha detto...

Cara Alessia, ti ringrazio di cuore per queste informazioni e per il sito che andrò a leggere attentamente. E da molto che cerco dei siti attendibili in riguardo. Mi scoccia molto affidarmi alla fortuna di trovare un rivenditore di pietre semi preziose e poi avere l'ansia che ciò che vendo sia fasullo. Non mi piace acquistare per me, delle cose che vengono spacciate per cose di qualità,per poi rivelarsi false, perciò non mi va di annullare la mia credibilità con chi compera delle mie creazioni. E una cosa che detesto.Sarò ingenua e idealista, ma credo ( e vorrei crederci allungo), che il lavoro di qualità e fatto onestamente,esista ancora.Grazie mille , ancora. Buona giornata. Natasha

Unknown ha detto...

Grazie di esistere!! :)) sono sempre utilissime le tue dritte

Unknown ha detto...

Ti confesso che non ho letto tutto il tuo post, perché non è la "mia materia" quindi sono interessata il giusto..
Ma ti voglio comunque ringraziare!!! Scrivi sempre post molto interessanti, il tuo blog è una miniera, oltre che uno scrigno di magnifiche creazioni!
Grazie Alessia! :)

Tibisay ha detto...

Molto molto interessante... grazie di aver condiviso!!!

Marina ha detto...

C'è sempre da imparare, e grazie per gli approfondimenti e spiegazioni.
Ma soprattutto complimenti per la creatività e le lavorazioni del rame. Tutto molto bello ed affascinante.
Ciao

Roberta ha detto...

Molto interessante, grazie per questo approfondimento e anche per i consigli su come anticare il rame.

Alberto ha detto...

Ciao Alessia
molto bella questa guida anche se già conoscevo i trattamenti tipici delle pietre preziose essendo la mia passione ed avendo una grande collezione di gemme. Ho scaricato il manuale e do un'occhiata al sito che hai segnalato, non si smette mai di imparare!! Grazie

Alessia Spalma ha detto...

Ciao Alberto, grazie a te per il commento, io come ho scritto nel post non sono affatto un'esperta, ma i materiali linkati sono utilissimi! :)

lory ha detto...

grazie dei consigli, io pure mi affido a vari rivenditori di pietre semipreziose e mi resta sempre qualche dubbio, ad esempio quando compero il corallo metto alcune perline nella candeggina così pure il turchese o lapislazzolo a volte diventa bianco a volte il colore resta intatto però non ho ancora capito la differenza con il corallo di bamboo