mercoledì 30 aprile 2014

Affilare le punte per forare il metallo

Chiunque di voi lavori il metallo sa benissimo quanto sia utile avere fra i propri attrezzi un piccolo utensile elettrico (tipo Dremel) soprattutto per operazioni di precisione come forare. E sicuramente le punte per forare il metallo più utilizzate sono sempre quelle di piccolo diametro (0,8 - 1 mm). Inutile dire che queste punte si rovinano molto velocemente e perdono il filo.

Parti delle punte per forare il metallo
Immagine di GIA da Ganoksin.org 

Cosa possiamo fare per farle durare più a lungo? Innanzi tutto ricordarci di forare sempre il metallo a bassa velocità: questo accorgimento evita di far surriscaldare eccessivamente la punta e il metallo. Poi bisogna ricordarsi di lubrificare la punta. Ma con l'uso è inevitabile che le punte per forare perdano in filo. Esiste un piccolo trucco molto utile per affilarle, spiegato molto bene in questo video e nell'articolo che lo illustra:


Avendo già il nostro Dremel non ci servirà altro che un disco da taglio (separating disc): montiamolo sul nostro utensile e facciamolo andare ad una velocità media (circa 15.000 giri). Io, rispetto a quanto mostrato nel video, affilo le punte in un modo leggermente diverso: anziché muovere il disco da taglio sulla punta, tengo fermo l'utensile con la mano sinistra e con la destra affilo le punte passandole in modo leggero e ripetutamente sul disco in movimento. Questo semplice trucco mi ha permesso di prolungare molto la vita delle mie punte per forare e quindi anche di risparmiare un bel po' soprattutto sulle punte molto sottili che sono anche più difficili da trovare.




lunedì 28 aprile 2014

Forgiatura anticlastica, un paio di orecchini

La prima volta che ho letto della forgiatura anticlastica, forse un paio di anni fa, mi sono chiesta cosa fosse e se mai sarei stata vagamente capace di utilizzare questa tecnica. Solo da pochissimo ho iniziato un po' ad avvicinarla, dopo aver lavorato molto su forgiatura e foldforming. Devo dire che a dispetto della semplicità apparente è una tecnica complessa, anche perché servono delle attrezzature che non solo sono specifiche ma sono anche molto costose.

Orecchini forgiati a mano in rame e argento 925

Eppure è affascinante pensare al metallo che si curva dolcemente, in modo armonico, e prende delle forme morbide come dei nastri o dei petali delicati. I miei strumenti non sono ancora quelli di rigore, e la mia mano non è certa né sicura. Sto provando a ritagliare forme dalla lamina di metallo e vedere cosa riesco ad ottenere, coi miei strumenti "homemade". Il lavoro col martello è quasi ipnotico, e continui, continueresti all'infinito. Un pezzo non ti sembra mai abbastanza aggraziato, una curva abbastanza naturale... 

Tecnica forgiatura anticlastica: orecchini rame e argento

Anche questa tecnica, proprio come il foldforming, è una tecnica relativamente recente, riscoperta e "rinnovata" da Michael Good e Heikki Seppa. Anche qui si tratta di guardare al metallo in un modo diverso. E non è semplice, anzi, ma è davvero interessante scoprire in quanti modi è possibile manipolare il metallo, farlo muovere in modi diversi, e veder nascere sotto ai propri occhi queste forme.

Forgiatura anticlastica, orecchini rame e argento 925

Una strada ancora molto lunga. Ma come dicevo qualche post fa il metallo deve portarmi da qualche altra parte e io non so ancora dove. C'è ancora così tanto da imparare...


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Orecchini forgiati a mano in rame e argento .925

lunedì 14 aprile 2014

Foldforming e un pizzico d'argento

Nel realizzare queste nuove cose a foldforming, che mi piacciono tantissimo e mi dà grande soddisfazione fare, il problema alla fine è sempre lo stesso: finché questi pezzi non hanno una loro collocazione, finché non diventano oggetti indossabili, non sono niente. Come renderli indossabili e diversi gli uni dagli altri è sempre la sfida, come vi dico spesso. Altri pezzi simili li ho montati in modo più "moderno" e lineare, qui invece ho voluto utilizzare degli schemi un po' più classici, pensando a chi ama soluzioni meno appariscenti e più discrete.

Orecchini foldforming in rame e argento 925

Con una semplice goccia realizzata in filo d'argento .925 ho creato un aggancio per il pezzo in rame. Volevo comunque una soluzione solida e dall'aspetto molto rifinito e quindi ho saldato la goccia sul retro con un piccolo espediente tecnico. Anche perché altrimenti il peso del pezzo in rame avrebbe sbilanciato l'orecchino una volta indossato.

Orecchini in rame e argento 925, lavorati a foldforming

E poi ho dovuto soltanto aggiungere dei semplici ganci sempre in argento .925 e sempre fatti a mano.
Certe volte mi accorgo di scegliere una strada piuttosto che un'altra anche solo per provare a fare qualcosa di tecnicamente ancora "fuori" dalla mia portata, per scoprire se riesco. Aggiungo qualcosa al mio bagaglio di conoscenze, ogni piccolo passo è una nuova soluzione per la prossima volta.

Aggancio in argento .925 degli orecchini in rame lavorato a foldforming

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Rame e argento .925




giovedì 10 aprile 2014

Riviste per creare gioielli

Qualche tempo fa (molto a dire il vero!) avevo scritto un post sulle riviste digitali. Sembra passato un secolo e invece sono solo un paio di anni, ma ormai chi non ha un tablet o uno smartphone? Persino io sono passata dal mio telefono cellulare antidiluviano, che telefonava e basta :),  ad uno smartphone che mi permette di lavorare ovunque mi trovi, rispondere alle vostre mail, gestire il blog e la pagina Facebook anche senza un computer.
Oggi però non volevo parlare genericamente delle riviste digitali, ma delle riviste dedicate alla creazione di gioielli, non solo "oreficeria" come diremmo in italiano, ma più in generale al mondo dei vari metalli e delle più svariate tecniche con cui è possibile realizzare un gioiello. Mi viene chiesto spesso, soprattutto durante i workshops, a quali risorse ci si possa rivolgere per imparare qualche nuova tecnica, per ispirarsi e per informarsi su strumenti e materiali. E la mia risposta è purtroppo come al solito la stessa anche dopo diversi anni: in italiano non esiste nulla di lontanamente paragonabile alle riviste americane del settore, che pur mantenendo spesso una semplicità di spiegazioni ed una accessibilità massima da parte anche di principianti, propongono tematiche e progetti che sono quasi sempre di alto livello. Il motivo principale, dal mio personale punto di vista, è l'avvalersi di noti professionisti, educatori e orafi, divulgatori ed esperti. In Italia il panorama desolante dell'editoria di questo settore, come della maggior parte dell'editoria che riguarda la creatività, è dovuta a due fattori (sempre secondo la mia opinione): il limite dell'approccio "hobbystico",  per cui mentre negli Stati Uniti le riviste mirano a professionisti o ad aspiranti professionisti, da noi ci si rivolge a principianti o quasi, hobbysti appunto, con un approccio semplicistico molto limitante per chi abbia già delle conoscenze nel settore. E secondo fattore (e ancor più importante), in Italia ci si avvale quasi esclusivamente di blogger e di creativi il cui lavoro non viene retribuito, o viene retribuito - secondo chi pubblica queste riviste - con la fantomatica (e a buon mercato) "visibilità".

Le riviste che vi consiglio sono due, e sono entrambe molto valide. Hanno anche un supporto internet (sito e blog), progetti esclusivi da scaricare per chi è abbonato, ma anche la possibilità (per Art Jewelry Magazine) semplicemente di creare un account sul sito e avere accesso a progetti e materiali di studio abbastanza interessanti. Non esiste solo la possibilità di abbonarsi, ma anche quella di acquistare un singolo numero, anche per farsi un'idea della qualità dei progetti e degli articoli. So che purtroppo per molti la lingua è un ostacolo, ma vale davvero la pena di provare a imparare i termini tecnici e seguire gli step by step proposti.

Art Jewelry Magazine

Copertina Art Jewelry Magazine


Jewelry Artist Lapidary Journal
Copertina Lapidary Journal




lunedì 7 aprile 2014

Una collana di baccelli

Forgiare non significa solo dar forma. Forgiare il metallo è una sensazione unica, ne cambia la forma e la dimensione e, se sai dove colpire e come, tutto avviene velocemente, quasi senza sforzi. Sembra che il metallo sappia da sé cosa fare, si muove naturalmente verso i punti di minor resistenza, fa come l'acqua che riempie dove trova spazio. So che è fisica, ma a volte sembra magia.

Collana forgiata in rame, con perle coltivate

Lo spiculum è una di queste forme che prende vita quasi da sola, perfetta per trattenere qualcosa di prezioso al suo interno, come un baccello trattiene i semi e trattiene la vita. Ne ho fatti alcuni, in un momento "no", uno di quelli in cui fai cose senza uno scopo preciso. Su parte della lamina ho impresso una texture ruvida.

Pendente in rame e perle coltivate forgiato a mano

Poi li ho messi insieme, questi lunghi baccelli di rame, con quelle aperture irregolari, che anche vuoti guardandoli hai la sensazione che all'interno nascondano qualcosa. E quindi, perché non mettere davvero all'interno qualcosa, un tocco di luce, incastonare delle perle dalle forme imperfette (le mie preferite) in modo che la lamina di rame ne seguisse i contorni?

Collana con pendente in rame forgiato a mano e perle

Una collana sicuramente particolare. Rame e perle coltivate, una forma che sembra del tutto naturale ma che non è rassicurante e familiare come altre. Adesso la forgiatura deve andare oltre e portarmi ad altro.

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Collana con pendente in rame e perle coltivate


mercoledì 2 aprile 2014

Foldforming: il workshop

Sono passati tre giorni dal workshop di domenica, la mia prima full immersion nel mondo del foldforming, quello che ho chiamato Foldforming day #1. Non pensavo di scrivere qualcosa eppure, adesso che le emozioni e i "pezzi" di quella giornata stanno trovando il loro posto, mi sento di doverlo fare. Innanzi tutto per ringraziare le persone fantastiche che l'hanno animata, venute anche da molto lontano, e poi anche per me stessa.
Vi ho sempre detto che imparo molto, moltissimo, da questi incontri. E' semplicemente vero. Imparo ad essere più umile, imparo ad ascoltare, imparo a dare. Imparo cose nuove, me ne avete insegnate tantissime in questo anno che è appena trascorso. E' sempre uno scambio e questa è la cosa più importante, e anche la più bella. Perchè l'insospettabile valore aggiunto di questo lavoro è la carica umana, i rapporti che si creano, lo scoprire in molti (non in tutti certo, ma in moltissimi) la voglia di dare tanto quanto di ricevere, di mettersi in gioco, di scoprire. Intorno a quel tavolo torniamo tutti un po' bambini, tiriamo fuori il lato istintivo di noi, ci mettiamo in relazione tutti sullo stesso piano, seppure tutti diversi. Età diverse, provenienze diverse, esperienze diverse. Eppure tutti a "giocare" insieme, pronti ad aiutarsi, a suggerire una soluzione all'altro, a farsi un complimento, ad incoraggiarsi a vicenda.
Io dal mio angolo a volte mi sorprendo ad osservarvi, mentre vi scambiate le mail, o sul cellulare guardate i vostri blog, o vi sorridete complici, o sbirciate sul blocchetto accanto per dirvi "Brava! è bellissimo!", e mi sento orgogliosa e felice di poter essere parte di questa esperienza.

Workshop sul foldforming

Domenica attorno a quel tavolo c'erano tanti accenti diversi, il Piemonte, il Veneto, il Lazio, la Lombardia. Un'altra cosa di cui essere immensamente grata: la fiducia che mi dimostrate arrivando da così lontano per lavorare insieme a me. E nella foto potete vedere l'impegno che ognuna ha messo nel lavoro, sono venuti fuori pezzi bellissimi, che purtroppo non ho fotografato tutti. Rueger fold e chasing on air ormai non hanno più segreti, e la cosa più bella e la mia più grande soddisfazione? le foto che sono arrivate lunedì e martedì, perché sull'onda dell'entusiasmo per i risultati ottenuti al workshop si arriva a casa e ci si mette a martellare come pazze!

La bellissima spirale concentrica realizzata da Francesca - La Cadrega Fenice dopo il workshop

Le barchette a foldforming realizzate da Michela 

Cosa posso dire se non grazie? Ho sempre sperato che questa mia esperienza servisse ad aiutare chi si avvicina a questo mondo, a questo lavoro, a tirare fuori le proprie idee, a costruire un percorso, e a seguire la propria strada. E' davvero un grande orgoglio vedere cosa realizzate dopo aver lavorato con me, vedere che tutti i pezzi sul tavolo sono diversi come siete diverse voi, ognuno bello come voi siete belle.
Per il prossimo Foldforming day vi aspetto a maggio!

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